lunedì 27 marzo 2017

A beautiful mind- Il dilemma del prigioniero

Qualche settimana fa abbiamo guardato il film "A beautiful mind"- insieme al professore di scienze umane.
La scena del film che preferisco è quella che ho allegato qui sopra.
Il concetto principale è simile a quello del "dilemma del prigioniero": si ragiona per il bene comune e non per quello personale ottenendo in questo modo , tramite il successo del gruppo, anche un certo successo personale.
Il "dilemma del prigioniero" parla del fidarsi dell'altro, ecco un esempio:  due ragazzi commettono un reato, li hanno beccati ma non sono sicuri di avere in mano le prove necessarie per accusarli, serve una confessione. Quindi il sistema addottato dalla polizia è il seguente: i due ragazzi vengono separati in due stanze ed interrogati,viene detto ad entrambi che se confessano la pena cadrà del tutto sull'altro, ma se confessano entrambi verrà dara una pena più breve a tutti e due. Se invece nessuno dei due confessa, entrambi riceveranno una pena più leggera. Quindi se c'è un rapporto di fiducia nessuno dei due dovrebbe confessare, per essere puniti entrambi in modo uguale e leggero. 
Ma si fideranno entrambi dell' altro sufficientemente da tacere? 
Nel film tutti i ragazzi ci vogliono provare con la stessa ragazza bionda, la più bella del gruppo, quindi dicono: se uno la conquista per primo gli altri andranno a corteggiare le sue amiche. Il protagonista però pensa che le amiche della ragazza bionda non siano stupide, infatti lo capirebbero subito di essere  solo un ripiego. Quindi dice che tutti dovrebbero cercare di conquistare le amiche della ragazza, cosi tutti saranno contenti. Nessuno avrà il massimo a cui aspirava ma un equo risultato per il gruppo. 


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