giovedì 23 marzo 2017

IMPARARE ,RICORDARE, CAPIRE. Del perchè non sarò mai brava in matematica, o forse si?

Se fossi un cavallo correrei  poche ore dopo essere venuta al mondo, allo stesso modo se fossi stata destinata ad una carriera da matematico me ne sarei probabilmente accorta già tanto tempo fa, la prima volta che la maestra mi ha messo davanti alle tabelline e mi sono sembrate uno scoglio insormontabile. Penso questo, perché a casa mia ci vive pure quel fortunato di mio fratello, per cui la matematica è qualcosa di semplice come guardare un film in tv o leggere un libro. Lui, come la gente comune vede gli oggetti del mondo e li interpreta nella giusta maniera, vede i numeri e sa che diavolo vogliono dirgli!
Io e mio fratello siamo geneticamente molto simili, ma non uguali,  abbiamo avuto sia la stessa educazione che lo stesso ambiente intorno, e abbiamo incontrato quasi gli stessi insegnanti. Allora cosa ha fatto di me e di lui due esseri scolasticamente così distanti?
Per ora sono propensa a sostenere la tesi della inclinazione naturale. Che ci volete fare , non è colpa mia se la matematica non è il mio forte, purtroppo è il destino!
Però c'è un però che mi frulla in testa. La matematica purtroppo non mi è ancora permesso eluderla, allontanarla dalla mia vita, smettere di conviverci quasi quotidianamente nove mesi all'anno e quindi mi sono trovata costretta a studiarla ,più di quanto avessi desiderato seguendo la famosa inclinazione naturale.....e guarda un po', ho cominciato a capirla di più. Quindi il quesito ora è questo:
Ma se andando contro la mia inclinazione io mi ci mettessi proprio di impegno, anima e corpo intendo, cosa accadrebbe?
Potrei arrivare al livello di chi la capisce per inclinazione naturale?
Potrei avere 10 anch'io?
Potrei finire per amarla, addirittura?
Insomma questa inclinazione naturale si può fregare in qualche modo attraverso l'apprendimento?
Belle domande che rimarranno, nel mio caso, mi sa senza risposta.


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